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Il Teatro dei Piccoli di Napoli (teatro n.3)

Anche se a Napoli non avete mai messo piede, vi sarà capitato almeno una volta di sentir nominare uno dei suoi quartieri più antichi e popolosi, il famoso Fuorigrotta –  quello dove si trova lo Stadio San Paolo – che prende il nome come il fratello Piedigrotta appunto dalle grotte e gallerie antiche duemila anni che percorrono tutto il sottosuolo partenopeo.

Il quartiere è caratterizzato dalla presenza di una serie di strutture  ben organizzate e culturalmente all’avanguardia tra cui spicca la Mostra d’Oltremare – spazio espositivo fieristico/congressuale presente fin dal 1940 – che negli ultimi anni si sta mettendo in luce per dinamicità e iniziative. La Presidenza del Complesso è stata affidata a una giovane e coloratissima mamma, Donatella Chiodo, che deve essersi inorgoglita parecchio, quando la sua bambina Alice lo ha descritto con queste parole: “La Mostra è un posto magico, colorato e profumato dai fiori, pieno di vegetazione e specie protette, dove si può giocare, andare in bici, trascorrere giornate in allegria con la famiglia, ascoltare la musica ma anche partecipare alle fiere e vedere tante cose nuove”.

Bene, il Teatro dei Piccoli si trova proprio qui, nella zona della pineta, ed è dedicato esclusivamente agli spettacoli per i ragazzi. Grazie ad un restauro eseguito con fondi europei,  dopo vari anni di sfortune alterne, incendi e bombardamenti , nel 2013 è stato finalmente riconsegnato ai cittadini e ora le sue 500 poltroncine (che sembrano dei cremini senza la copertura di cioccolata) ospitano centinaia e centinaia di bimbi che arrivano con le loro scuole e con le loro famiglie per assistere a spettacoli di teatro e danza, oltre che a concerti e a film adatti alla loro età. Divertentissima e fresca l’idea di mettere un po’ qua e un po’ là, apparentemente a caso, uno schienale giallo, uno rosso, uno blu, per ricordare i colori del logo, ma soprattutto per creare una buona disposizione all’allegria.

Il restauro ha lasciato intatta la struttura esterna degli anni ’30/’40 progettata dall’urbanista Luigi Piccinato, ma soprattutto ha recuperato magistralmente il bellissimo mosaico a pavimento del foyer, opera delle due progettiste che curarono i restauri del 1952, Delia Maiane e Elena Mendia: ogni singola tesserina è stata rimossa e ripulita perchè desse nuovamente mostra di sè nel migliore dei modi… Guardate che capolavoro di delicatezza sono riuscite a creare: sembra siano stati i bimbi stessi a disegnare questo pavimento e anzi nessuno mi toglie dalla testa che all’epoca siano stati coinvolti proprio dei giovani scolari, anche se non ho per ora trovato conferma a questa mia ipotesi.

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Gli spettacoli del cartellone vengono scelti con estrema attenzione dagli esperti professionisti della Società Cooperativa Le NuvoleCasa del Contemporaneo: da 31 anni si occupano di coreutica, teatro, visite ai musei, percorsi scientifici studiati appositamente per i più giovani, in collaborazione con altre realtà partenopee altrettanto specializzate, come I Teatrini e Progetto Sonora.

Per il secondo anno consecutivo hanno desiderato inserire nel palinsesto del Teatro dei Piccoli il balletto Il Piccolo Principe, tratto dal celeberrimo libro di Antonie De Saint-Exupery, che l’anno scorso ha avuto un successo strepitoso. Tra domenica e lunedì ci saranno tre repliche e si prevede il tutto esaurito.  Presto uscirà un pezzo interamente dedicato allo spettacolo: per ora vi dico solo che ovviamente c’è lo zampino di Arturo Cannistrà che ha curato regia e drammaturgia, di “Leggere…per ballare®“, di FNASD, di Campania Arte Danza, a conferma che quando si collabora coralmente e in armonia il risultato è quasi sempre un capolavoro!

Mariagrazia Innecco

 

 

 

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