opere letterarie

#CITTADINE! Alla conquista del voto (balletto n.1)

Ce l’ho fatta! Sono riuscita a vedere il mio primo balletto di “Leggere…per ballare®” e ora sono sicura che ne vedrò parecchi altri: avevo fatto una scommessa tra me e me, come facevo da bambina quando ero ancora convinta che la mia volontà non fosse sufficiente per ottenere le cose che desideravo e mi inventavo continuamente situazioni a cui davo il compito di decidere il mio futuro.  Questa volta la posta in gioco era elementare: riuscire ad assistere di persona ad una delle due rappresentazioni del primo spettacolo della stagione 2016/2017 per vederne almeno altri 20.Vedremo se succederà davvero : per ora quel che so per certo è che stamattina al Teatro Comunale Pavarotti  di Modena ho assistito ad un balletto di livello egregio sia per la preparazione dei giovanissimi ballerini – 113 dicasi 113 – che per la sua efficacia narrativa.

L’aria che hanno spostato i danzatori interpretando con vigore i 23 quadri che componevano il racconto storico della tormentata conquista del suffragio da parte delle donne italiane era densa di emozioni che arrivavano dritte nello stomaco degli spettatori, specie se giovani e ormai abituati al concetto di pari oppurtunità in tutti gli ambiti, da quello familiare a quello pubblico e lavorativo.

Oltre ad apprezzare i singoli balletti,abbiamo tutti guardato con attenzione le scene proiettate in sottofondo e ascoltato le parole recitate tratte da libri e discorsi politici; abbiamo meditato e ci siamo immedesimati nelle protagoniste del tempo, faticando ad immaginare cosa potesse voler dire essere considerate mere appendici di padri o mariti o fratelli, senza alcun valore giuridico, anzichè cittadine autonome in grado di interagire con la vita sociale e politica.

Ogni donna presente si deve essere domandata se sarebbe stata capace di ribellarsi e lottare o se avrebbe fatto parte di quella ignara moltitudine di creature, talmente sottomesse e abituate ad esserlo, da non rendersene nemmeno conto. Ci siamo rallegrate di vivere in un’epoca in cui il rispetto ci viene riconosciuto per diritto, e dove il diritto di esprimerci non viene più messo in discussione grazie alla immane perseveranza di intere generazioni che per decenni hanno conquistato passo dopo passo ciò che oggi viene dato per scontato.

Sono passati 70 anni da quel 1946 che finalmente ha visto la prima donna andare alle urne ed esprimere in totale autonomia il suo pensiero: la scena corale conclusiva, quella in cui si percepisce che la Repubblica ha trionfato tenendo conto anche del parere delle sue cittadine, ha un effetto catartico/liberatorio e mette i brividi…

Oltre ai 113 ballerini, ai loro insegnanti di danza magistralmente coordinati dal regista/coreografo Arturo Cannistrà, ai 900 allievi delle scuole di Modena e ai loro professori, in sala c’erano anche il sindaco della città, Gian Carlo Muzzarelli, l’Assessore alle Pari Opportunità Andrea Bosi (che gioia si tratti di un uomo!), la signora Caterina Liotti, preparatissima storica del Centro Documentazione Donna di Modena che con Paola Gemelli si è occupata della drammaturgia e della ricerca del materiale di supporto.

Onnipresente e raggiante di felicità per il successo indiscusso della doppia rappresentazione, l’ideatrice del progetto “Leggere…per ballare®“, signora Rosanna Pasi, che con il suo lavoro costante e diffuso ha saputo coinvolgere ed entusiasmare  centinaia di ragazzi di tutta Italia. A giudicare dalla sua vitalità pare intenzionata ad andare ancora molto lontano!

Prossimo appuntamento: Parma, Teatro Regio, sabato 26 novembre.

Mariagrazia Innecco

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